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sabato 11 febbraio 2012

Il sistema Onnis per la determinazione dei clan nuragici



In relazione all'articolo pubblicato il 9 Febbraio 2012 relativo all'equilibrio cosmico dei nuragici, allo scopo di fornire ai lettori qualche altro dato sul "Sistema Onnis" relativo all'ubicazione dei clan nuragici, abbiamo pensato di inserire una serie di immagini che mostrano la tipologia di ricerca sul campo operata dallo studioso. Le associazioni, i Comuni, le scuole e i circoli che volessero ospitare un convegno sul tema sono invitati a inviare una mail a pierlu.mont@libero.it


Cliccare sulle immagini per ingrandirle


Nelle immagini:
La piana di Macomer






Il Clan minerario di Rosas










Il territorio di Narcao









La zona di Sindia


Tutti i diritti sono riservati e le immagini sono coperte da copyright

3 commenti:

  1. E' abbastanza interessante. Non mi pare tuttavia che tutti i nuraghi siano in connessione su una medesima linea. La maggior parte delle linee va a finire chissà dove. E quindi potrebbero essere congiunte con altri nuraghi con risultato tutt'altro che simmetrico. I punti interrogativi delle immagini a cosa si riferiscono esattamente? Ad una qualche evidenza archeologica non meglio specificata o altro?

    Il distretto territoriale del Monte Rosas è molto indicativo al riguardo. Gli unici due nuraghi collegati su una stessa linea mi paiono il "Rio Murtas" e il "Chicco Mei". Ma sono nuraghi? In ogni caso gli altri punti e le altre linee non mi pare dimostrino nulla. Di questi:

    5 vanno a finire nel nulla (Serra posannas; Santa Crescenzia; Perdu Spada; Pran'e Truttuis II; Medau Littarru);

    1 Monte Atzeni va a finire su un circolo megalitico (notoriamente anteriore ai nuraghi di millenni);

    3 non sono connessi a nulla (Rio Murtas; Rio Murtas II; Pran'e Truttuis)

    Prima di grifare al miracolo scientifico forse ci vorrebbe un minimo di contradditorio. Altrimenti cosa si va a raccontare nelle conferenze?
    Sono gradite repliche. Su quella immagine.

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    Risposte
    1. Esatto...la decisione di pubblicare in questo spazio è utile soprattutto per il dibattito. I punti interrogativi si riferiscono a emergenze non indicate sulle carte IGM e bisogna fare i sopralluoghi. E' un lavoro titanico ed è a costo dei ricercatori. Non è un miracolo scientifico, nessuno l'ha mai affermato...sono dati concreti che si spera siano utili alla ricerca di nuove prospettive di indagine archeologica.

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    2. Da Marcello Onnis:
      Ringrazio sinceramente l’anonimo interlocutore che con la sua corretta osservazione tecnica mi offre l’opportunità di spiegare meglio la mia ipotesi e sottolineo ipotesi.
      Non ritengo il modello di indagine nuragocentrico errato ma limitato.
      L’ipotesi che il nuraghe sia un’entità fine a se stessa mi porta inevitabilmente a pensare ad uno stato di stress continuo per il mantenimento del possesso del piccolo territorio ad esso adiacente.
      Ciò avrebbe generato continue diatribe per il continuo sconfinamento delle greggi, continue lotte per la gestione della terra più fertile della vallata, per non parlare poi delle probabili dispute per le zone migliori di caccia.
      L’osservazione della contemporanea partecipazione al proposto contesto archeologico di manufatti non coevi ai nuraghi è corretta.
      E’ mia opinione, ma non ho le prove, che l’antropizzazione delle giare e delle vallate sia avvenuta nel periodo neolitico e che su questo modello ci sia stata la sovrapposizione della cultura nuragica.
      Non tutte le emergenze neolitiche sono state sostituite con quelle nuragiche, così come non tutti i nuraghi sono stati edificati su emergenze neolitiche.
      Con il trascorrere dei secoli, inevitabilmente, grazie all’incremento demografico, in particolari aree della Sardegna, escluse le giare, abbiamo una espansione dell’urbanizzazione nuragica che verosimilmente non rispetta più gli schemi di origine religiosa neolitica.
      Questo è il motivo che rende più difficoltosa l’individuazione dei Clan originali in aree ad alta concentrazione e per le quali occorre analizzare strettamente l’orografia, l’idrografie e l’ipotetica rete stradale dei luoghi.
      In alcune aree del Sulcis, vedi Calasetta ( foto 1 ) Seruci, Perdaxius e forse Tratalias ( foto 2 ) ecc, i Clan nuragici sono relativamente coincidenti con quelli neolitici.
      Il vero problema, è capire se la cultura nuragica sia o meno la naturale evoluzione della cultura neolitica sarda o invece vi è stata la sovrapposizione di una cultura esterna che ha dato origine a quella nuragica.
      Personalmente, ritengo che ci sia stata un’ evoluzione della cultura locale passando dalle tombe a tolos ed i proto nuraghi, senza l’apporto culturale di altre genti che non si sa da dove siano venute e nelle cui terre di origine non hanno lasciato identici manufatti.
      Per ovvie ragioni, non abbiamo pubblicato le decine di emergenze archeologiche individuate con il nostro metodo di studio e non indicate sulle carte IGM per le quali ci si è già messi a disposizione delle Autorità Competenti per effettuare i relativi sopralluoghi, sempre che ciò venga ritenuto opportuno.
      Cordialmente.
      Marcello Onnis

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