Diretto da Pierluigi Montalbano

Ogni giorno un nuovo articolo divulgativo, a fondo pagina i 10 più visitati e la liberatoria per testi e immagini.

Directed by Pierluigi Montalbano
Every day a new article at the bottom of the 10 most visited and disclaimer for text and graphics.
History Archaeology Art Literature Events

Storia Archeologia Arte Letteratura Eventi

Associazione Culturale Honebu

Translate - Traduzione - Select Language

domenica 25 dicembre 2016

Archeologia. Una città nuragica a Dorgali: Serra Orrios. Cosa distingue una città da un villaggio?

Archeologia. Una città nuragica a Dorgali: Serra Orrios. Cosa distingue una città da un villaggio?
di Pierluigi Montalbano

Scavato da Doro Levi nel 1936, l’insediamento conta oltre 70 capanne in basalto, alcune isolate, altre riunite a gruppi intorno ad un cortile centrale, separate da strette viuzze. Un recinto megalitico racchiude due tempietti a megaron e la capanna delle riunioni. I vani di pianta circolare sono costruiti da muri a secco disposti su filari irregolari. Vari isolati gravitano su un cortile di disimpegno con pozzi e cisterne. I manufatti ceramici testimoniano una frequentazione dal 1600 a.C. Abbiamo vasetti di tradizione Bonnannaro e tegami decorati a pettine, olle a colletto cilindrico con anse a gomito rovesciato, ciotole carenate ed emisferiche, brocche askoidi decorate da scanalature e da motivi a spina di pesce. Numerosi strumenti per la lavorazione dei
tessuti, come fusaiole, pesi da telaio e rocchetti completano il quadro, insieme a pintadere, fornelli fittili, attingitoi, lisciatoi, pestelli, macine e matrici di fusione. Tutto ciò testimonia un’intensa attività produttiva. A culti legati alla fertilità è da attribuirsi un betile di 21 cm a forma di fallo con diametro di cm 8.5. La parte superiore presenta una solcatura profonda che evidenzia il glande, e un'altra solcatura che indica l'apertura uretrale.
Uno dei quesiti che incuriosisce studiosi e appassionati è determinare quali sono i parametri utilizzabili per distinguere il villaggio dalla città, e per farlo si devono considerare almeno due aspetti: la divisione del lavoro e la centralizzazione politica. Nella città abbiamo gruppi di lavoratori specializzati che non producevano cibo ma svolgevano servizi, ad esempio artigiani, sacerdoti, guerrieri e scribi. Nella città c’era chi si occupava di mantenere questi specialisti che, a loro volta, fornivano ai produttori di cibo beni come vasi, stoffe e attrezzi da lavoro, o servizi di vario genere, ad esempio religiosi e militari. I rifornimenti, lo scambio di beni e la fornitura di servizi dovevano essere coordinati. Nei magazzini si ammassavano viveri, materie prime e manufatti che dovevano essere messi in sicurezza militarmente. Tutto ciò richiedeva una direzione centralizzata del potere e una gerarchia sociale stabile. In sostanza, per determinare una città è necessario trovare le tracce di una centralizzazione politica, ossia il tempio e il palazzo. Tra questi non vi erano inizialmente differenze evidenti. Il primo era la sede della divinità protettrice e dei suoi sacerdoti. Il secondo era la sede del sovrano e della sua corte. Ma i sovrani spesso esercitavano entrambe le funzioni e ottenevano il primato politico in quanto rappresentavano le massime autorità religiose. L’organizzazione del lavoro necessaria alla canalizzazione, all'irrigazione e alla coltivazione era ottenuta tramite il prelievo delle eccedenze agricole, il loro immagazzinamento e la loro redistribuzione. Nel tempio e nel palazzo, oltre gli uffici, erano predisposti i magazzini dove venivano accumulate le risorse. Con il passare del tempo, nel palazzo si accentuò la funzione di direzione politica e militare, nel tempio quella religiosa. Tuttavia il sovrano non poteva attuare le proprie decisioni politiche se non aveva il consenso dell'autorità divina, cioè del tempio, quindi le due grandi organizzazioni cooperavano, di fatto, nel garantire il dominio della città sui villaggi circostanti.


1 commento:

  1. E S'Arcu 'e is Forros? E Mont'e Prama? E Sant'Imbenia? Forse è ancora da definire in maniera più precisa l'avvento della civiltà urbana in Sardegna. Forse questa trasformazione precede l'arrivo dei primi mercanti fenici. Sarebbe interessante riuscire a capire di quanto la preceda.

    RispondiElimina